20 dicembre 2011

IL CASO MARTINOTTI

Il titolo potrebbe rievocare un fatto di cronaca giudiziaria italiana. E, se nominiamo la controparte: Messieur Charmat, la storia potrebbe tingersi di giallo, dove il celeberrimo commissario Poirot, è costretto a risolvere l'ennesimo caso in stile Agatha Cristie. Tuttavia, oggi vi segnalo l'ennesima diatriba enologica Franco-Italiana. Facciamo una doverosa premessa. Tuti conosciamo l'elevata qualità dei vini francesi, tra i più rinomati ci sono gli Champagne. Sebbene non è mia intenzione, rinverdire la diaspora a favore della bollicina italica, devo tuttavia segnalarvi quanto titolato e cioè: Il caso Martinotti.
Sul finire del 1800, il direttore dell'Istituto Sperimentale per l'Enologia di Asti, Professor Federico Martinotti da Casalmaggiore, inventò il metodo di rifermentazione controllata in grandi recipienti. Con questa scoperta, otteneva spumanti, spesso dolci, dalle caratteristiche note fruttate, per mezzo di recipienti a tenuta stagna tipo autoclave. La relativa facilità produttiva e le contenute spese di produzione rispetto al Metodo classico, e la maggior fruibilità e immediatezza dei prodotti, divenne ben presto fatto noto in Italia che nel resto del mondo. La sua scoperta ebbe enorme successo difatti ancora oggi la stragrande maggioranza di bottiglie di spumante vengono prodotte con la tecnologia di Martinotti. Come spesso accade in queste storie di invenzioni e scoperte, si palesa l'elemento di "disturbo" Messieur Charmat. Intorno agli anni 20 il francese Eugène Charmat, venne a conoscenza della scoperta di Martinotti. Si accorse che il Professor Martinotti, sempre più anziano (morì dopo pochi anni) indaffarato negli insegnamento e le ricerche, non aveva registrato la sua scoperta, così da buon affarista Messieur Charmat, costruì una replica dell'attrezzatura di Martinotti, e la brevettò. Successivamente negli anni, la tecnologia ed il metodo di lavorazione prese il nome di Charmat. Il povero professor Martinotti, intentò una inutile causa legale. Monsieur Charmat, riconoscendo che Martinotti gli fu ispiratore, "concesse" gli onori delle armi, facendo comparire il nome Martinotti seguito dal suo ma, senza riconoscergli un quattrino degli immensi guadagni derivati dal "suo" brevetto. Ben presto, il pubblico per comodità fonetica, adottò solo un nome: Charmat. 

Betella GOLD & FLUID Roma

26 ottobre 2011

Vivace ma.... non troppo

Mentre giravo nel caotico caos capitolino, tra appuntamenti ed incontri di lavoro, verso le ore 16 lo stomaco mi da il chiaro segnale che ha bisogno di cibo... Il logorio della vita moderna, mi causa sempre più spesso di non trovare tempo per consumare un fugace. Questo digiuno però, non modifica la pancetta che ahimè mi accompagna in questi ultimi tempi. Panza a parte, decido di entrare da McDonald's per assaggiare il "Vivace". Panino griffato dal guru Gualtiero Marchesi. Con 7 euro e 20 centesimi dopo pochi minuti ho l'ambita creazione oltre alle immancabili patatine fritte e bevanda come da menù. Alla cassa, mi porgono il vassoio. ASSAPORA LA CREAZIONE DEL MAESTRO dice il cofanetto del prezioso manufatto, eppoi: Un velo di maionese alla senape, spinaci spadellati, cipolla dolce e carne bovina. Tutto arricchito da un croccante strato di bacon e racchiuso in caldo pane di semi di girasole. i'm lovin'it... Beh, non mi resta che aprire lo scrigno per vedere ed assaporare la "creazione" del Maestro. Effettivamente il panino tra le mie mani è molto simile al panino dell'immagine ma, allo stomaco non interessa affatto. Mangio. Il velo di maionese alla senape è un massetto, ad ogni morso straborda da ogni lato. Gli spinaci spadellati occupano solo la parte centrale del panino. Cipolla dolce... Assente. La carne, almeno quella c'era. Il bacon non crocchiava affatto, divenuto molliccio sotto il peso del bovino, gli spinaci e la salsa. Il pane con i semi di girasole, effettivamente era caldo. Valutazione finale: Costo eccessivo. Gli ingredienti del Vivace sono sicuramente sfiziosi sulla carta e, tra le sapienti mani del Maestro Marchesi. Conclusione: L'utopia della qualità seriale ancora resiste. Al Vivace preferisco pane e frittata di mammà..

26 settembre 2011

il Franciacorta è servito



Un'altra gradita novità, è la collaborazione con Cantina Lovera di Franciacorta. La prestigiosa bollicina metodo classico entra a far parte nella famiglia InVinoVenditas. Cantina Lovera è un'azienda giovane ma con un carattere da grande, lo stile e l'eleganza prima di appagare i palati più esigenti, si fa notare per l'eleganza del packaging e degli accessori. Andiamo per ordine.


BETELLA, un vino secondo i principi del metodo classico, unico perché lavorato in purezza. Dopo anni di riposo in bottiglia, durante la “degorgement”, il nostro Franciacorta viene lavorato con lo stesso vino in purezza. Un vino da noi ulteriormente valorizzato da un bassissimo dosaggio di zuccheri e con la scelta di utilizzare un solo tipo di uve per ogni prodotto.
Due linee caratterizzano la nostra produzione:
- Classic Line: Purezza e stile promossi attraverso le forme classiche della bottiglia, l'eleganza delle confezioni e gli accessori di design
Gold Line: Purezza ed estrosità espresse in confezioni, accessori e bottiglie “Gold” e “Gold 24 KT”

Cantina Lovera sceglie di promuovere la propria purezza attraverso punti vendita selezionati coi quali collabora attraverso degustazioni, eventi e lavorando con grandi e rinomati partners. Garanzia di esclusività e qualità, una cantina che decide di non rivolgersi alla grande distribuzione, per ritrovare il gusto di possedere un prodotto unico ed originale.
ALL'ORIGINE DELLA NOSTRA PUREZZA
La cultura, la poesia del vino diventano eccellenza da gustare, massima espressione di vigneti che si affacciano tra le più belle giaciture collinari di un territorio già unico, la Franciacorta. Un piccolo vigneto chiuso nel cuore della nostra proprietà e un prezioso vigneto adagiato tra le colline di un parco naturale, curati con antichi processi naturali da rinomati professionisti del settore. Antiche tradizioni ed una limitatissima produzione per ettaro di eccelsa qualità artigianale, convivono con la modernità del design, dello stile italiano griffato, abbinando alla storia anche un nuovo modo di vedere, vivere e bere il vino.
DIMORA E CANTINA
La dimora Lovera, la sua storia, la sua cantina, le sue vigne, vivono nel cuore di questa terra fantastica. Dolci colline moreniche tra Brescia e l'estremità meridionale del lago d'Iseo formatesi dal lavoro millenario dello scioglimento naturale del ghiacciaio del monte Adamello. Questa perfetta armonia di contrasti naturali trasferisce nel nostro vino tutta la dolcezza di un territorio, la Franciacorta, nota al mondo per la sua bellezza ed il suo particolare microclima. Nella nostra cantina riposano spumanti DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) di altissima qualità, i nostri Brut, Satèn, Rosé, i nostri millesimati e le nostre riserve più esclusive per tempo ed annate. Su richiesta, le bottiglie sono "custodite" in astucci lavorati a mano da artigiani toscani.
Brut
La sua particolarità di uve 100% Chardonnay si traduce in un colore paglierino chiaro, un perlage finissimo e duraturo ed un gusto secco, deciso e naturale. Il Merum Brut riposa in cantina 24 mesi.
Satèn
Il suo gusto delicatissimo nasce da uve 100% Chardonnay e la sua particolare cremosità viene da una controllata e minore pressione in bottiglia. L'Adamantis Satèn riposa in cantina 30 mesi.
Rosé
Un esclusivo uvaggio 100% Pinot nero gli conferisce un particolare colore rosa intenso ed un gusto elegante. Il Rosé ardì riposa in cantina 30 mesi.
Betella millesimati
Decisi uvaggi 85% chardonnay e 15% pinot nero gli attribuiscono un aroma strutturato e un sapore consistente racchiusi in un raffinato colore dorato. I nostri millesimati riposano in cantina 36 mesi
Betella riserve
Una particolare cura dedicata già in vigna e tanti anni di riposo nella nostra cantina ci donano vini corposi con un gusto capace di esprimere tutti i sapori della terra dei nostri vigneti.
Le riserve riposano in cantina un minimo di 60 mesi.
BETELLA GOLD LINE
Esclusive bottiglie “Gold” e “Gold 24 KT” servite in portaghiaccio a forma di lingotto, con accessori a tema. Qualità ed estrosità per tutti con la linea “Gold”. Qualità, estrosità ed esclusività con la linea “Gold 24 KT”.
La qualità e lo stile che differenziano la nostra cantina si ritrovano anche nel design dei nostri esclusivi accessori, espositori, custodie e nella possibilità di packaging personalizzati.


 

12 settembre 2011

BENVENUTO DIAGEO

Grandissima Novità! Sono particolarmente orgoglioso di annunciare che: Da oggi ha inizio una nuova avventura con Diageo. La colladorazione ha l'obbiettivo di sviluppare la rete vendita nella zona di Roma.
Diageo è la prima azienda di bevande alcoliche al mondo e può vantare uno straordinario portafoglio di marchi internazionali tra spirits, birra e vini. Fra questi vi sono: Smirnoff, Johnnie Walker, Captain Morgan, Baileys, J&B, José Cuervo, Tanqueray, Guinness.

26 aprile 2011

L'ULTIMA IDIOZIA 2



Un medico di Praga, il Dottor Pavel Zemek, sostiene che bere birra ogni giorno migliora le capacità sessuali del maschio.   

"Una vita sessuale sana ed attiva è anche importante per invecchiare bene", ha dichiarato il gerontologo praghese, "bevendo due birre al giorno gli uomini eviterebbero la maggior parte dei problemi di impotenza"

Il dottor Zemek ha compiuto approfondite ricerche che dimostrerebbero come la birra abbia un potente effetto sulle arterie e ne rallenti la sclerosi, una delle principali cause dell'impotenza.
In un'intervista concessa al quotidiano Narodna Obroda, Zemek ha però avvertito che l'effetto positivo non è proporzionale alla quantità di birra consumata. Anzi, l'uso smodato porterebbe a risultati opposti a quelli desiderati. La ricetta del dottore è quella di due birre al giorno, ma non specifica se prima, dopo o durante i pasti.


Alla tesi del gerontolo ceco sembra credere moltissimo la Brew Dog, giovane microbirreria scozzese che ha predisposto un regalo molto particolare per il principe William e la sua futura sposa Kate Middleton: la Royal Virility Performance .


La birra in questione è una India Pale Ale da 7,5 gradi che oltre al Viagra (promettono i produttori), contiene cioccolata ed epimedio (una pianta dalle note proprietà afrodisiache) e, sempre alle parole dei produttori “una buona dose di sarcasmo".
Sull’etichetta della birra si legge “In grado di potenziare il Principe Willy: una birra per dare una scossa alle parti basse dei novelli sposi reali, in grado di evoca dall’oltretomba gli spiriti delle passate principesse e curare ogni esitazione nei re balbuzienti. Mettiamo un sorriso sui loro volti reali.” 
E una piccola avvertenza : “Si richiede di prestare la massima attenzione e di riuscire a tenersi in piedi nel momento in cui si ascolta l’inno nazionale.” 


L’iniziativa, chiaramente pubblicitaria, ha comunque una finalità nobile: il 20% dei proventi dalla vendita della Royal virility performance andranno devoluti all’associazione di carità Centrepoint, lo stesso ente supportato dal principe William. La birra, inoltre, sarà in vendita sul sito web della birreria a 10 sterline. 
fonte: percorsi di vino, tgcom


25 aprile 2011

L'ultima idiozia

L'ultima moda alcolica si chiama Vodka Eyeball e consiste nel versarsi vodka, o in generale distillati, negli occhi.
Praticamente sta stronzata, lanciata all'interno dei circoli studenteschi americani ed inglese, consiste nel far aderire l'imboccatura della bottiglia all'occhio versandosi alcol direttamente nel bulbo oculare.
L'effetto è immediato perchè l'alcol passa facilmente attraverso le mucose ed entra nel flusso sanguigno direttamente nelle vene sulla parte posteriore dell'occhio. 

Ovviamente, moltissime sono le controindicazioni: si può partire da un "banale" bruciore ed arrossamento degli occhi fino ad arrivare a lacerazioni che, nei casi più gravi, possono rendere necessario il trapianto di cornea.


Le prime informazioni sul vodka eyeballing in America sono giunte grazie alla CBS con  questo articolo
Purtroppo la moda è arrivata anche in Italia, soprattutto a Roma dove i farmacisti di Campo de' Fiori denunciano un grande incremento della vendita di colliri nei fine settimana.
La cosa più sconcertante? I circa 800 video che sono caricati su Youtube. Quando si parla di cattivi maestri...
Fonte Percorsi di Vino

6 aprile 2011

Fervono i preparativi. Anche quest'anno tante novità da bere!
Vi aspetto agli stand:
MOLETTO padiglione 4 stand G5
BISCALDI padiglione 8 stand B6

2 febbraio 2011

Benvenuto a Biscaldi Luigi Import Export Genova




Con particolare orgoglio ed entusiasmo, inizio questa nuova avventura commerciale, con il compito di promuovere la vasta gamma dei prodotti in catalogo, dove è stato inserito anche il "mio" SpritzOne. Il progetto prevede l'organizzazione di una serie di eventi promozionali che si svolgeranno, durante il 2011
Restate in zona per conoscere calendario e location.....Vi aspetto numerosi
40 Anni da protagonisti del Beverage
Nel 1969 Luigi Biscaldi fonda la Biscaldi Luigi Import-Export srl a Genova.
In 40 anni con passione Biscaldi ha portato al successo alcuni fra i più grandi marchi del mercato: Fischer Gold ed il tappo "a macchinetta", Corona Extra la messicana più venduta, Red Bull energy drink. Oggi: Ty Nant l'acqua nella bottiglia blu, Asahi la giapponese dell'etnico ed oltre, Miller Genuine Draft l'americana più elegante, Budejovický Budvar dalla Repubblica Ceca. La storia Biscaldi è ricca di Dive di successo che inevitabilmente ricalcano la storia della birra estera in Italia.
Maggiori info al sito: www.biscaldi.com

22 gennaio 2011

Cacio e Pepe


Il Cacio e Pepe è uno dei piatti tipici capitolini. Piatto tipico e controverso. I gourmet o più semplicemente i "magnatori" romani, si confronatno a volte animatamente su come fare un Cacio e Pepe con tutti i crismi.... in romanico "co' i controcazzi". La discussione inizia con la tipologia di pasta: spaghetti, bucatini, tonnarelli, maccheroni, etc. Una volta fatto prevalere il formato prediletto, il dibattito si inasprisce, su quale sia la procedurea da seguire per cucinare l'agoniato piatto. Roma mi ospita da oltre vent'anni. Durante questi anni ho assaggiato questo piatto nelle varie elaborazioni poi, lavorando nel settore ristorativo, ho "rubato" con gli occhi, dopo numerose prove, questa è la ricetta che preferisco. La ricetta è semplice ma la preparazione deve essere quasi maniacale, altrimenti si mangerebbe una normalissima pasta e formaggio.

Cacio&Pepe 
ricetta x 2 persone

200 gr di Tonnarelli all'uovo
150 gr di Pecorino Romano grattugiato
Una noce di Burro
Pepe Macinato in abbondanza

Mettere l'acqua poco salata sul fuoco. Nell'attesa che arrivi all'ebollizione, in una  grande ciotola dove condiremo a freddo i tonnarelli, mettere 120 gr di pecorino. Versarvi sopra un mestolo di acqua di cottura, il cacio per effetto del calore diventerà cremoso.
Quando l'acqua va in ebollizione, buttiamo i tonnarelli, tenendoci pronti a scolarli al dente e facendo attenzione nel conversare un paio di mestoli di acqua di cottura.
Mettiamo i tonnarelli nella ciotola con la "crema" di cacio, aggiungiamo la noce di burro poi, il pepe. Mescolare la pasta e gli ingredienti. La presenza di acqua di cottura favorisce la amalgama, l'aggiunta di cacio grattugiato va fatta se i tonnarelli vi sembreranno troppo secchi. Non è ancora finita.... ora terminate la cottura, riponendo la pasta in un tegame. L'acqua di cottura che abbiamo conservato ci sarà utile per  mantenere amalgamata la pasta. Impiattate, spolverate il piatto con il cacio grattuggiato ed il pepe a piacere.
Vino abbinato: Il Cacio e Pepe è un piatto ricco di grassi, ci vuole quindi un vino secco che sgrassi il palato. Consiglio un Prosecco Trevigiano Doc Extra Dry.
Buon Appetito!


15 gennaio 2011

Prosecco DOC e la DOCG di Conegliano e Valdobiadene


Il mondo del Prosecco è cambiato. La parola Prosecco non indica più un vitigno ma un vino a denominazione di origine controllata (doc), sottoposto a regole precise. Il nuovo Prosecco Doc identifica la produzione di un territorio ampio, composto da 9 province e due regioni: Veneto e Friuli Venezia Giulia.

La qualita' è garantita dal il Consorzio di Tutela, che vigila sulla produzione da Valoritalia, che certifica il vino, e lo Stato, grazie al quale su ogni bottiglia si trovera' il contrassegno numerato, la cosiddetta fascetta di colore rosa salmone, che rende visibile la maggiore garanzia con un sigillo posto sul tappo. Ogni fascetta ha un numero identificativo che rende rintracciabile la bottiglia in ogni momento: attraverso questo numero il consumatore potrà quindi risalire a ogni fase della storia di quel vino. La "fascettatura" sarà inizialmente adottata per la produzione docg, per poi estenderla anche alla doc.

fonte:venetoguide

8 gennaio 2011

Etilometro online


ANIA Federazione per la Sicurezza Stradale ha messo online un simulatore etilometro. E' un simularore quindi, non dovete soffiare nella porta usb o sul mouse ;) Scherzi a parte, è molto utile per capire quali limiti per una sana bevuta. Il sisetma è tarato sulle tabelle del Ministero della Salute.
ATTENZIONE: Il sistema non misura il reale tasso alcolico nel sangue, trattasi di simulazione. Ecco il link e.... bevete di qualità e responsabilmente.
etilometro-online

7 gennaio 2011

2011 NEWS

Da oggi il blog è accessibile anche dal link:
www.invinovenditas.com
A breve una grande novità

Buon 2011 a TUTTI